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Penne rigate di grano duro con crème de cicer arietinum, cucurbita pepo e laudatissimum caseum

  • Immagine del redattore: Teo Faust
    Teo Faust
  • 30 mar 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

OSSIA COME FARTI UNA PASTA CON QUELLO CHE TROVI


Giorni di pandemie mondiali, possibilità di uscire compromesse, voglia di uscire, pure. Andare a fare la spesa potrebbe essere la soluzione per prendere una boccata d’aria, ma l’ozio che ti pervade è talmente grande che il solo metterti le scarpe è paragonabile alla fatica a cui è sottoposta Barbara d’Urso nel dire qualcosa di sensato e poi dovresti compilare l’autocertificazione che non hai, desisti.

Passare troppo tempo sul divano al contempo comincia a crearti una sofferenza interna che nemmeno Jena Plissken in una giornata di sole.

In tutto questo la fame sta dando dei chiari segnali al tuo ipotalamo e tutto quello che puoi fare è passare in rassegna frigorifero e credenze della cucina alla ricerca di qualcosa di commestibile.

Trovi una mozzarella a cui mancano 30 secondi di vita, due zucchine che implorano l’estrema unzione, uno scalogno che sta fiorendo all’interno di un cassetto, mezzo limone e quel sacchetto di pasta che proprio non ricordavi di avere.

Metti tutto quello che trovi sul piano di lavoro della cucina e osservandolo cominci ad evocare lo spirito di Pellegrino Artusi che ti protegga in quel che stai per fare. Confidi in te stesso dicendoti che andrà tutto bene sia a te che alla tua compagna con cui dividerai il pranzo e a questo punto ti trovi davanti a:

200gr di penne rigate

150gr di ceci (in questo particolare caso globale, anche quelli in scatola andranno bene)

2 zucchine

1 mozzarella

1 scalogno

½ limone

Senza indugi, affetti lo scalogno e ne fai un soffritto, aggiungi poi i ceci con dell’acqua per non farli attaccare e non dover poi passare troppo tempo a pulire la padella.

Dopo circa 15 minuti l’acqua si è asciugata, aggiungi il succo di mezzo limone, sale e pepe. Frulli tutto in un contenitore pensando alle avversità della vita.

La padella adesso è vuota, ma non credi che sporcarne un'altra sia una cosa giusta, sempre pensando al fatto che poi dovrai pulirla.

Ci metti nuovamente un filo d’olio e fai saltare le zucchine tagliate a rondelle. Mentre le zucchine si soffriggono, tagli la mozzarella a dadini molto piccoli e trovi questa azione molto rilassante.

Finito di preparare queste cose ti accorgi che devi ancora mettere l’acqua per la pasta sul fuoco. Maledici Pellegrino per non avertelo ricordato e lo fai. Nell’attesa bevi una birra, quella non manca mai in frigo.

La pasta ora è pronta e per non sporcare ovviamente un'altra padella fai saltare tutto quello che hai preparato in quella delle zucchine.

Vuoi dare però un senso di bellezza al piatto che porterai in tavola per la tua compagna, quindi, metti da parte della mozzarella e qualche zucchina per guarnire il piatto.

Mangi guardando negli occhi la tua dolce metà felice e compiaciuta dal piatto. Questo ti fa pervadere il corpo e la mente da una sensazione di serenità e sicurezza. Credi che andrà tutto bene, ed invece no, devi lavare la padella.

 
 
 

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